18 November 2024

Sean Bailey e la Conquista di Shaolin: Un Nuovo Capitolo nel Boulder

Sean Bailey ha liberato il boulder Shaolin a Red Rock, USA, proponendolo come un V17, segnando un nuovo capitolo nella storia del bouldering mondiale.

Sean Bailey e la Conquista di Shaolin: Un Nuovo Capitolo nel Boulder

La comunità dell’arrampicata è in fermento per la straordinaria impresa di Sean Bailey, che ha recentemente liberato il boulder Shaolin a Red Rock, USA, proponendolo come un V17, o 9A nella scala francese. Questa realizzazione non solo rappresenta un traguardo personale per Bailey, ma segna anche un nuovo capitolo nella storia del bouldering mondiale.

Shaolin, situato accanto al noto boulder Trieste, è stato un progetto ambito da molti dei migliori arrampicatori del mondo per oltre quattro anni. Tra coloro che hanno tentato la salita ci sono nomi illustri come Daniel Woods, Jimmy Webb, Drew Ruana e Shawn Raboutou. Tuttavia, è stato Bailey a riuscire nell’impresa, dimostrando una determinazione e una capacità tecnica straordinarie.

Il boulder inizia con una sequenza di cinque movimenti valutata come V13, che conduce al passo chiave. Questo può essere affrontato in due modi: staticamente, come ha fatto Raboutou, o con un lancio dinamico, la scelta di Bailey. Quest’ultimo metodo, sebbene più rischioso, ha permesso a Bailey di superare il crux e completare la salita. La precisione, il tempismo e la tensione corporea sono stati fondamentali per non essere respinti a terra durante i lanci successivi.

La proposta di grado di 9A per Shaolin lo colloca tra i boulder più difficili al mondo, unendosi a una lista esclusiva che include problemi come Burden of Dreams e Return of the Sleepwalker. Con questa salita, Bailey diventa il primo americano a scalare sia un V17 che un 5.15c, consolidando ulteriormente la sua posizione tra i migliori arrampicatori del pianeta.

Il video della salita, pubblicato sul canale YouTube Mellow, offre uno sguardo ravvicinato al processo di Bailey, mostrando la sua dedizione e il suo approccio metodico alla risoluzione di questo complesso problema. La sua impresa non solo ispira la comunità dell’arrampicata, ma alza anche l’asticella per ciò che è possibile nel bouldering.

In conclusione, la liberazione di Shaolin da parte di Sean Bailey non è solo una vittoria personale, ma un contributo significativo al mondo dell’arrampicata, spingendo i limiti del possibile e ispirando una nuova generazione di arrampicatori a sognare in grande.

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